Page 49 - Catalogo_Ravenna
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Gerusalemme sul luogo dove era stato sepolto Gesù. A destra del   Scritture. Il fondo d’oro accoglie e destoricizza il dialogo, proponendolo
 quadro sono poste Maria di Magdala e l’altra Maria, avvolte in lunghe   alla nostra attenzione come attuale, alla nostra contemporaneità.
 tuniche: hanno occhi sgranati dalla sorpresa e con le mani indicano   Il discepolo alla destra di Gesù indica Emmaus, posta su un’alta
 il motivo di tanto stupore.  collina come una città fortificata e dotata di un ampio portone. Sta
 A sinistra, seduto su un masso, vi è l’angelo (il messaggero di Dio):   invitando lo straniero (non ancora riconosciuto come il Risorto) a
 ha la veste come di neve, le ali e un bastone regale in mano, per   fermarsi con loro e a condividere con loro la cena: «Resta con noi,
 sottolineare la sua origine e la sua missione divina. Con il braccio   perché si fa sera!».
 alzato nel gesto oratorio e con il volto caratterizzato da un tenero   Sarà nel contesto di questa ospitalità che i due riconosceranno il
 sorriso invita le donne a non avere paura, perché “Gesù, il crocifisso,   Signore Gesù: nel gesto dello spezzare il pane.
 è risorto!”.
          Emmaus è per i due discepoli scoraggiati l’esperienza della Pasqua:
 Posture, sguardi e simboli si legano in un meraviglioso intreccio per   nel cammino con il Risorto, nel dialogo con Lui e nel condividere con
 comunicare il messaggio lieto che la morte è stata sconfitta da Dio e   Lui il cibo.
 Gesù risorto apre a tutti gli umani il cammino della risurrezione. È la   Emmaus è l’immagine del nostro incontro domenicale con il Risorto:
 Pasqua, il passaggio dalla morte alla vita del “primogenito dei risorti”,   nell’ascolto della Sua parola, nello spezzare il Pane e nel ricevere il
 è l’offerta del perdono dei peccati, la sorgente gratuita di una vita   Signore della vita come pane di risurrezione.
 buona, l’inizio per tutta l’umanità del cammino verso la risurrezione.
          Gesù appare agli apostoli e incontra Tommaso (Gv 21,24-29)
 Gesù e due discepoli in cammino verso Emmaus (Lc 24,13-37)
          La sera del primo giorno della settimana Gesù risorto appare agli
 La scena mostra  Gesù   apostoli, che erano insieme in un luogo ben chiuso, evocato nel quadro
 risorto (non riconosciuto)   dall’edificio con i battenti serrati alle spalle delle persone. Gesù è
 che  parla  con  due  rappresentato frontalmente  con il  volto  autorevole  e  solenne del
 discepoli, mentre cam-  Pantocràtor. La prospettiva
 minano verso una città,   gerarchica è accentuata
 posta su un monte. Il   per evidenziare la sua
 volto triste dei discepoli e   identità  umano-divina
 il gesto rassegnato di uno   a cui  ogni  potere è  stato
 di loro esprime bene il   consegnato.  Gli apostoli
 loro stato d’animo deluso   lo circondano, felici e
 dall’evento sconcertante   stupiti,  manifestando
 della croce e dall’enigma   atteggiamenti e sguardi
 della  tomba  vuota:  «Noi   diversi.  Alla sinistra  del
 speravamo  che  Gesù  quadro, davanti alla porta
 fosse il Messia…». Gesù, con il volto calmo e con la mano nel gesto   chiusa,  sono  riconoscibili
 della benedizione, li interroga, li ascolta e spiega il senso delle vicende   Pietro e Andrea .
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 da loro narrate, «cominciando da Mosè e da tutti i profeti»: come a   Un apostolo, con le mani
 dire che la storia del Maestro di Nazaret non è un fallimento, ma è
 la  realizzazione  di  un progetto  di  Dio,  preannunciato nelle  divine   48  Come  si  può  evincere  dalla  scena  della  loro  chiamata  (la  terza  sul  lato  sinistro),  dove  sono
          raffigurati sulla barca.
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