Page 13 - Catalogo_Ravenna
P. 13

la testa dei santi, cinge il capo: connota la sacralità del suo potere .
                                                                                       6
          Un gruppo di guardie d’onore, tre in primo piano a figura intera e tre
          in secondo piano, di cui si intravvedono le teste o il volto, seguono
          l’imperatore. Reggono alte lance e grandi scudi, nei quali è disegnato
          il monogramma cristologico, formato dall’unione delle lettere greche
          chi e ro, iniziali di Christos.
          Alla sinistra di Giustiniano è raffigurato Massimiano, il vescovo di
          Ravenna che ha lavorato intensamente per vincere l’eresia ariana
          diffusa in città al tempo di Teodorico. Veste i solenni abiti liturgici
          per la celebrazione dell’Eucaristia: tunica bianca, casula dorata e
          pallio, segno dell’autorità primaziale sull’Esarcato. Tiene nella mano
          destra una croce d’oro arricchita da gemme preziose.
          Alla sinistra del vescovo un diacono porta tra le mani un prezioso
          Evangeliario,  mentre  un ministro  (forse  un suddiacono) regge  un
          turibolo. Allineati verso destra, tutti i personaggi suggeriscono l’idea
          di un corteo, che si avvia lentamente verso destra dove, sotto il catino
          absidale che raffigura Gesù Cristo Signore dell’universo, è collocata
          la cattedra del vescovo.

                                L’iMPeRATRice TeOdORA


          Di fronte al mosaico di Giustiniano, sul lato opposto dell’abside, è
          raffigurata  l’imperatrice  Teodora,  preceduta  da  due  funzionari  di
          corte e seguita da sette dame d’onore.
          Il mosaico documenta la ricchezza e lo sfarzo della corte imperiale
          di Costantinopoli. Teodora, con una statura più grande, dal valore
          simbolico,  porta un calice d’oro, arricchito da pietre preziose:
          è  l’altro  dono votivo  della  coppia  imperiale  per  la  celebrazione.
          Sontuoso  è il suo vestito:  tunica bianca e manto purpureo, sul
          cui bordo sono raffigurati i re Magi in atto di offrire doni. Il capo,
          sormontato da un ricco diadema, è circondato da un’aureola simile
          a quella dell’imperatore. Due preziosi pendenti di perle le scendono
          ai lati della testa; una collana di smeraldi le circonda il collo e porta


          6  Annota Frossard: «L’imperatore e l’imperatrice sono cinti da un’aureola immensa, tre o quattro
          volte più grande di quella dei santi, ma non della stessa natura. L’aureola dei santi corona l’eroicità
         delle loro virtù ed esprime sotto forma d’irradiamento circolare lo splendore di una carità portata,
         per così dire, all’incandescenza; l’aureola degli imperatori e delle imperatrici è l’emblema del loro
         statuto particolare, una specie di anello di Saturno aggiunto alla corona terrestre per segnalare il
         carattere sacro della funzione, e non la santità della persona» (A. Frossard, Il Vangelo secondo
          Ravenna, Castelbolognese, 2004, p. 82).
                                                13
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18