Page 33 - Catalogo_Ravenna
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nella verità di fronte a Dio e di fronte a noi stessi: per essere accolti e due luminosissimi
resi giusti dalla misericordia dell’Onnipotente, che «abbatte i superbi angeli: quello rosso
e innalza gli umili». è l’angelo dell’amore
e del bene, quello
L’offerta della vedova povera al tempio (Lc 21,1-4) azzurro (anche
nel l ’i ncar nat o)
Questo fatto è l’angelo dell’e-
evangelico non è goismo e del male .
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rappresentato fre- Cristo accoglie
quentemente nei con la destra le
cicli cristologici pa- pecorelle, che man-
leocristiani. Forse suete vengono
l’artista si è ispirato verso di Lui,
a una scena mentre a sinistra
dell’Evangeliario capretti maculati,
custodito nel Duo- figurazione di peccatori condannati, si dispongono ai piedi dell’angelo
mo di Milano . del male.
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Una vedova si pre- La rappresentazione è molto solenne. Mentre i simboli evangelici
senta al tempio appartengono alla tradizione pastorale (pastore, pecore, capri),
di Gerusalemme alcuni riferimenti iconografici rimandano al mondo bizantino, alle
per deporre le sue immagini dell’imperatore che amministra la giustizia.
offerte.
Nel racconto evangelico alcune persone importanti depongono grandi I criteri di giudizio del Re escatologico sono gesti concreti di amore fatti
somme di denaro nella cassa delle offerte. La povera donna, avvolta al “più piccolo” dei suoi fratelli.
in un abito scuro, con uno sguardo docile e sereno, depone nell’alta Il Giudizio di Gesù Cristo concluderà la nostra storia. E saremo giudicati
cassetta le uniche due piccole monete che possiede. Gesù osserva sull’amore. Se avremo accolto e servito il Signore nel più piccolo dei
questo gesto, valuta con verità la grandezza della sua offerta e con fratelli, saremo accolti per sempre fra i “benedetti”.
un gesto del braccio la benedice.
La guarigione del paralitico di Cafarnao (Mt 9,1-8)
Il Signore sottolinea il significato del gesto dell’umile vedova: la povera
donna infatti dona a Dio tutto quello che ha per vivere; rispetto agli L’artista raffigura il momento in cui il paralitico viene calato dal tetto
altri ha dato l’offerta più grande. davanti a Gesù perché possa essere guarito, presupponendo che chi
osserva conosca l’evento evangelico nella sua completezza . Si permette
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La parabola del giudizio finale (Mt 25,31-46) anche altre incoerenze prospettiche e dimensionali. Dimentica di
disegnare la corda che dovrebbe sostenere il lettino nel montante
Il riquadro illustra il racconto del Giudizio finale. È un’immagine ricurvo e, in questo modo, riesce a non interrompere l’immagine
assolutamente nuova nell’iconografia paleocristiana.
Gesù, il Giudice divino, siede su un rialzo roccioso, affiancato da 30 Il corpo degli angeli buoni era infatti considerato composto di fuoco, mentre quello degli angeli
caduti era considerato di aria.
31 Lo svolgimento del miracolo dovrebbe essere ambientato all’interno di un’abitazione dove Gesù
29 Vedi l’illustrazione a p.22. è attorniato dalla folla.
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