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nella verità di fronte a Dio e di fronte a noi stessi: per essere accolti e   due luminosissimi
 resi giusti dalla misericordia dell’Onnipotente, che «abbatte i superbi   angeli: quello rosso
 e innalza gli umili».  è l’angelo dell’amore
          e del  bene,  quello
 L’offerta della vedova povera al tempio (Lc 21,1-4)  azzurro  (anche
          nel l ’i ncar nat o)
 Questo  fatto  è l’angelo dell’e-
 evangelico non  è   goismo e del male .
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 rappresentato fre-  Cristo  accoglie
 quentemente  nei  con la destra le
 cicli cristologici pa-  pecorelle, che man-
 leocristiani. Forse   suete  vengono
 l’artista si è ispirato   verso  di  Lui,
 a  una  scena  mentre a sinistra
 dell’Evangeliario   capretti maculati,
 custodito  nel  Duo-  figurazione di peccatori condannati, si dispongono ai piedi dell’angelo
 mo di Milano .   del male.
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 Una vedova si pre-  La rappresentazione è  molto  solenne.  Mentre  i  simboli  evangelici
 senta  al tempio   appartengono alla  tradizione  pastorale  (pastore,  pecore,  capri),
 di   Gerusalemme   alcuni riferimenti iconografici rimandano al mondo bizantino, alle
 per deporre le sue   immagini dell’imperatore che amministra la giustizia.
 offerte.
 Nel racconto evangelico alcune persone importanti depongono grandi   I criteri di giudizio del Re escatologico sono gesti concreti di amore fatti
 somme di denaro nella cassa delle offerte. La povera donna, avvolta   al “più piccolo” dei suoi fratelli.
 in un abito scuro, con uno sguardo docile e sereno, depone nell’alta   Il Giudizio di Gesù Cristo concluderà la nostra storia. E saremo giudicati
 cassetta le uniche due piccole monete che possiede. Gesù osserva   sull’amore. Se avremo accolto e servito il Signore nel più piccolo dei
 questo gesto, valuta con verità la grandezza della sua offerta e con   fratelli, saremo accolti per sempre fra i “benedetti”.
 un gesto del braccio la benedice.
          La guarigione del paralitico di Cafarnao (Mt 9,1-8)
 Il Signore sottolinea il significato del gesto dell’umile vedova: la povera
 donna infatti dona a Dio tutto quello che ha per vivere; rispetto agli   L’artista raffigura il momento in cui il paralitico viene calato dal tetto
 altri ha dato l’offerta più grande.  davanti a Gesù perché possa essere guarito, presupponendo che chi
          osserva conosca l’evento evangelico nella sua completezza . Si  permette
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 La parabola del giudizio finale (Mt 25,31-46)  anche altre  incoerenze  prospettiche  e dimensionali.  Dimentica  di
          disegnare la corda che dovrebbe sostenere il lettino nel montante
 Il  riquadro  illustra  il  racconto  del  Giudizio  finale.  È  un’immagine   ricurvo e, in questo modo, riesce a non interrompere l’immagine
 assolutamente nuova nell’iconografia paleocristiana.
 Gesù, il Giudice divino, siede su un rialzo roccioso, affiancato da   30  Il corpo degli angeli buoni era infatti considerato composto di fuoco, mentre quello degli angeli
          caduti era considerato di aria.
          31  Lo svolgimento del miracolo dovrebbe essere ambientato all’interno di un’abitazione dove Gesù
 29  Vedi l’illustrazione a p.22.  è attorniato dalla folla.
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