Page 27 - Catalogo_Raffaello
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un’autorità che permane immutata nella Chiesa del Cinquecento
come tre secoli prima in Gregorio IX.
Dall’altra parte della finestra una seconda immagine ribadisce il
concetto: «Giustiniano che dà le leggi ai dottori perché le
correggano» (come dice il Vasari): a Triboniàno, Teòfilo e
Dorotéo.
La scomoda finestra frammezzo diventa per Raffaello un modo
di differenziare la tradizione legale civile da quella ecclesiastica.
Guardando verso la volta della Stanza, magnificamente decorata
in scomparti istoriati simili a quelli degli ambienti antichi che,
negli stessi anni, scavi archeologici stavano riportando alla luce,
il visitatore trova un altro “schema illustrato” che l’aiuta a dare
senso al complesso intreccio di concetti e immagini.
In grandi tondi all’apice di ciascuna delle quattro pareti vede
altre quattro figure recanti scritti e attributi vari.
Sopra le Tre Virtù e Giulio II, impersonante Gregorio IX, c’è la
figura tradizionale della Giustizia, con spada e bilancia. Gli
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