Page 70 - Catalogo_Ravenna
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il santo sepolcro
                                        appendice
                             i riferimenti antichi                                                        Sulle  tavolette  d’avorio  del  V  secolo  spesso  è  raffigurata  la
                                                                                                          Pasqua.  Questa,  realizzata  verso  il  400,  probabilmente  nell’Italia
                                                                                                          settentrionale, riunisce due scene.
                                       l’Ultima cena                                                      In  basso,  a  destra  Maria  Maddalena,  Maria,  Madre  di  Giacomo  e

                                                                                                          Salome si avvicinano al sepolcro di Gesù a forma di tempietto circolare
          Il Ciclo Cristologico di Sant’Apollinare Nuovo è un vero compendio                              che rimanda all’edicola costruita sul sepolcro di Cristo agli inizi del
          del Vangelo in immagini, Ma, da dove hanno tratto le idee per i loro                            IV  secolo  –  incorporata  poi  nella  basilica  costantiniana  del  Santo
          soggetti gli artisti ravennati? Si possono fare diverse ipotesi.                                Sepolcro. Davanti al sepolcro l’angelo annuncia la risurrezione. Due
          Possono  essersi ispirati a schemi e modelli di varia origine: a                                soldati si appoggiano al sepolcro (uno addormentato).
          miniature,  ad avori, nonché a cartoni e schizzi di decorazioni                                 Nella  parte superiore Gesù risorto  sale al cielo  e afferra  la mano
          pittoriche. Comunque dovevano  avere in mente scene che erano                                   che il Padre gli tende da una nuvola. Ai suoi piedi due apostoli: uno
          elementi  acquisiti  del  repertorio  iconografico  paleocristiano  sia  in                     contempla, sollevando le mani;
          Oriente che in Occidente. Parecchie scene dipendono dall’iconografia                            l’altro, spaventato e stupito, si
          più tipica dell’arte romana, altre figurazioni si legano strettamente                           raggomitola su sé stesso con la
          all’iconografia più caratteristica dell’arte orientale: è questo il caso                        testa fra le mani.
          del Codex Purpureus Rossanensis, il più ampio e prezioso dei sette                              È il fondamento della fede:
          codici miniati orientali esistenti nel mondo.                                                   Gesù Cristo, morto e  risorto,
                                                                                                          Figlio  di Dio  vivo per sempre
                                                                                                          alla destra del Padre.

















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                                                                                                                                       di Cristo
                                                                                                                                Milano (o Roma),
                                                                                                                                       V secolo
                                                                                                                                Avorio; 11,5x18,7
                                                                                                                                           cm.
                                                                                                                                Museo Nazionale
                                                                                                                             Bavarese, Monaco di
                                                                                                                                        Baviera.
          Codex Purpureus Rossanensis, Siria (o Egitto), V-VI secolo
          Miniatura su pergamena porpora 20,0 x 30,7 cm.
          Museo Diocesano di Arte Sacra, Rossano (Cz).


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