Page 4 - Catalogo_Ravenna
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«Una luce di festa perpetua risplende nella basilica di
                  Sant’Apollinare Nuovo, che era la Cappella del palazzo
                  di Teodorico. Essa era straordinariamente ricca di
                  mosaici, prima che quelli dell’abside, distrutti da un
                  terremoto, venissero trafugati o dispersi.


                  Quelli che restano coprono interamente i muri sopra
                  la nobile sfilata delle colonne, e si dividono in tre fasce;
                  l’ultima, sotto il soffitto, risale all’epoca teodoriciana,
                  mentre il resto è stato rimaneggiato o cancellato dopo
                  il ritorno all’ortodossia cristiana.


                  Di  una ingegnosità  senza pari,  l’architettura della
                  basilica di San Vitale combina sotto una cupola serena
                  due ottagoni separati, uno di mattoni, forato da larghe
                  finestre a crociera, l’altro, interno, fatto di alveoli ad
                  arcate.
                  Fra gli otto alveoli, uno, più profondo e più alto degli
                  altri, richiama improvvisamente l’attenzione: è il coro,
                  coperto di mosaici fino al culmine della volta, sorgente
                  di un inesauribile traboccare di bellezza ordinata sul
                  tema del sacrificio e dell’azione di grazie».


                                                                    A. Frossard















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