Page 20 - Catalogo_Raffaello
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Raffaello declina la apparizione del Mistero, che salva in forme
sensibili e concrete, donando a Maria il volto della Velata (cioè
La balaustra terminale, sulla quale si appoggiano in
atteggiamento fanciullesco due angeli, delimita e separa lo
spazio della “rivelazione”, mentre nello stesso tempo indica il
luogo dell’intercessione e della preghiera.
Il nostro sguardo può innalzarsi con fiducia oltre la balaustra:
verso i santi nostri intercessori (sulla mano di San Sisto, sul
volto di Barbara), verso il volto della Vergine Maria, che appare
seria, forse già consapevole del destino pasquale del Bambino,
che porge con gesto materno.
13. Madonna con il Bambino e San Giovannino (o Madonna
della seggiola)
1514, olio su tavola, diam. 71 cm, Galleria Palatina Palazzo
Pitti, Firenze.
Il formato della tavola è circolare, come la Sacra Famiglia di
Michelangelo (detta Tondo Doni).
La forma del dipinto, lo schema compositivo e la naturalezza
dell’abbraccio si compongono in maniera così armonica da far
sentire l’osservatore di fronte ad un momento di grande intimità,
che non lo esclude.
La Vergine Maria, avvolta in una sciarpa multicolore e con il
velo rigato, ha l’aria di una mamma qualunque. E la posizione
delle gambe e delle braccia rende ancora più umano il gesto
affettuoso di questa madre santa. Giovannino, quasi commosso,
prega adorante la Madonna e Gesù, annunciando con una
piccola croce il destino del Salvatore.
La testa di Maria, reclinata verso Gesù, innesca una spinta
dinamica che pare suggerire una sorta di dondolio, simile
all’atteggiamento di una madre che coccola il suo bambino. Il
piccolo Gesù, dal canto suo, certo dell’affetto materno, gioca
con i piedini e guarda sereno verso il mondo.
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