Page 13 - Catalogo_Raffaello
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deve prendere la sua croce e camminare dietro a me” (Lc 9,23).
                 E alla fine dell’ultima Cena aveva promesso: “Sarete afflitti, ma
                 il vostro dolore si cambierà in gioia” (Gv 16, 2).


             8.  La Messa di Bolsena
               1512, Affresco, circa 660x500 cm, Stanza di Eliodoro, Città del
               Vaticano

               La  composizione,  che  circonda  il  profilo  della  finestra,  è
               dominata dall’immagine luminosa e solida dell’altare. Su di esso
               -  siamo  a  Bolsena  nell’anno  1293  -  un  sacerdote  boemo,
               tormentato da dubbi sulla presenza reale del Signore, celebra la
               Messa. Mentre consacra il pane, l’Ostia nelle sue mani comincia
               a sanguinare, bagnando di sangue il corporale posto sull’altare.
               Raffaello sembra fotografare il miracolo di Bolsena e, accanto
               all’altare,  raffigura  su  diversi  livelli  i  testimoni  del  prodigioso
               evento: il sacerdote celebrante, i chierici in ginocchio e alcuni
               osservatori meravigliati.
               Sul lato sinistro della finestra, in basso, è raffigurato il popolo
               stupito per il prodigio.
               A destra dell’altare Raffaello rappresenta il papa Giulio II che
               contempla  e  adora  il  pane  consacrato  dell’Eucaristia.  Il
               Pontefice (ritratto di profilo, inginocchiato, come per un solenne
               rendimento  di  grazie)  è  reso  contemporaneo  dell’evento
               accaduto  due  secoli  prima:  come  a  dire  che  il  miracolo  della
               Transustanziazione  (la  trasformazione  della  sostanza  del  pane
               nel Signore Gesù) si compie in ogni celebrazione della Messa.
               Nella corte pontificia, collocata a destra della finestra, Raffaello
               raffigura con straordinari ritratti personaggi a lui contemporanei.

                 Anche  i  papi  del  Rinascimento,  spesso  discendenti  di  nobili
                 famiglie, uomini di potere e di comando, umanisti e mecenati,
                 capi di uno Stato che ormai ha più di sette secoli… anche loro,
                 sanno mettersi in ginocchio davanti a Qualcuno infinitamente


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