Page 4 - Catalogo_Raffaello
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dell’arco, ci permette una precisa datazione e una esatta
comprensione di quanto Raffaello considerasse importanti le sue
radici culturali.
Superati in parte i modelli perugineschi, Raffaello acquisisce
una piena consapevolezza dell’impianto spaziale. Le figure
acquisiscono una salda volumetria e vengono disposte in
atteggiamenti naturali.
La scena si compone di due parti, l’una dominata dai personaggi
in primo piano, l’altra dominata dal Tempio, allusione
all’identificazione della Vergine con l’Ecclesìa, la comunità
cristiana.
Le figure si animano e si dispongono secondo il ritmo curvilineo
suggerito dal tempio e le movenze danno realismo e
compostezza alla scena. I colori si fanno caldi e sfumati e il
gesto di Giuseppe viene seguito con tenerezza dal sacerdote,
che, inclinando la testa, sostiene le mani dei novelli sposi.
Una grande disponibilità e una profonda fiducia nel Mistero di
Dio rende possibile lo Sposalizio della Vergine con Giuseppe,
discendente del re Davide. Maria di Nazaret ha detto di sì a Dio,
che attraverso l’angelo le ha annunciato: “Lo Spirito Santo
scenderà su di te, concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù” (Lc
1,35.31). Giuseppe, l’artigiano di Nazaret, obbedisce a Chi lo
invita ad accogliere la Vergine Madre come sposa (Mt 1,19-21).
E dalla loro fede nasce la storia dei cristiani, la storia della
Chiesa.
2. Madonna con il Bambino e San Giovannino (o Belle
Jardinière)
1507, olio su tavola, 122x80 cm, Louvre, Parigi.
In quest’opera gli sguardi legano i personaggi in un rapporto
familiare e affettuoso, accompagnato dai gesti. La figura di
Maria domina un paesaggio che sfuma in lontananza secondo i
principi della prospettiva aerea, mentre sulla destra un piccolo
borgo rinascimentale suggerisce la contemporaneità dell’evento
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