Page 9 - Catalogo_Raffaello
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Agnolo, Maddalena… è la gente che Raffaello ha incontrato:
spesso erano persone ricche, istruite e potenti. Di loro il pittore
urbinate ci ha lasciato splendidi ritratti, che in qualche modo ci
fanno conoscere anche la loro interiorità. E’ gente come siamo
noi. Forse più istruita, forse più ricca. Sicuramente, almeno in
un aspetto importante, è gente del tutto come noi.
E’ gente che nel cuore ha un grande desiderio di vita e di
felicità.
6. Trasporto del Cristo morto (o Pala Baglioni)
1507, Olio su tavola, 180x176 cm, Galleria Borghese Roma
Atalanta Baglioni commissionò quest’opera in memoria del
figlio ucciso tragicamente.
In origine, la tavola era sovrastata da una cimasa in cui era
raffigurato l’Eterno fra i cherubini. Ed era conclusa da una
predella, costituita da tre scomparti a monocromo con le virtù
teologali.
Questa composizione documenta il passaggio da una
rappresentazione classica statica e dedicata alla contemplazione
dell’evento evangelico ad una immagine più dinamica e patetica.
Raffaello ha conferito drammaticità alla scena, inserendo
accanto ai personaggi (che sorreggono il corpo esanime di
Cristo, avanzando verso il sepolcro) la Madonna addolorata
sorretta dalle tre Marie. Una di esse (quella in primo piano) è
una chiara citazione michelangiolesca.
Il giovane che sorregge le gambe di Cristo è una figura
tipicamente classica, dal profilo greco e dalla corporatura ben
modellata. Con la sua posizione determina la partizione della
scena, separando il Trasporto dalla scena del Compianto ai piedi
del Golgota. La Maddalena fa da contrappunto al giovane robu-
sto e con tenerezza piena di pathos sorregge la mano del Cristo.
Per secoli l’immagine e la contemplazione del corpo esanime di
Cristo crocifisso sono state per i cristiani scuola di verità e
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