Ascoltiamo il grido di Gaza

 
 

All’abominevole attacco subito il 7 ottobre 2023 Israele ha risposto con un’azione militare la cui sproporzione è diventata nel tempo sempre più evidente. L’uccisione indiscriminata di civili, molti dei quali donne e bambini, e la riduzione alla fame dell’intera popolazione della Striscia di Gaza sono inaccettabili.

Se all’inizio della guerra lo Stato ebraico poteva invocare la necessità di debellare Hamas, il cui cinismo nel condurre alla catastrofe la propria popolazione non va in nessun modo sottaciuto, il prolungamento delle operazioni belliche non sembra avere altro scopo che la pulizia etnica della Striscia, come peraltro dichiarato esplicitamente da diversi esponenti politici e militari israeliani. La situazione della Cisgiordania, dove la popolazione palestinese subisce sistematicamente gli abusi dei coloni e dell’esercito di occupazione, va nella stessa direzione.

A 20 mesi dallo scoppio delle ostilità, dopo la netta vittoria su Hezbollah in Libano, la caduta del regime di Assad, il rafforzamento della presenza sull’Hermon, l’annientamento dell’esercito siriano, i colpi inferti all’Iran e con la Striscia completamente isolata, non sono considerazioni di sicurezza a spingere il governo israeliano a una nuova operazione di terra a Gaza.

Recentemente, anche figure che in precedenza avevano sostenuto la ritorsione militare all’aggressione perpetrata da Hamas hanno preso posizione contro le scelte del governo israeliano. L’ex primo ministro Ehud Olmert, ad esempio, ha dichiarato chiaramente che quanto Israele sta compiendo a Gaza è «una guerra di sterminio». L’attuale catastrofe, tuttavia, ha radici profonde e non può essere ricondotta esclusivamente alle decisioni dell’attuale maggioranza di governo.

Per riprendere le parole usate in un’intervista dal Cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, non vogliamo essere neutrali, ma neppure parte dello scontro. Non possiamo in ogni caso restare indifferenti di fronte all’immane sofferenza della popolazione della Striscia di Gaza, e per questo, facendo eco alle parole di Papa Leone XIV, chiediamo che sia immediatamente fermata la disumanizzazione di cui essa è vittima.

 
 

tratto dalla rivista Oasis, 29.5.2025

 
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